giovedì 10 gennaio 2008

problemi di coppia


tratto da: www.teatrionline.com

I problemi di coppia possono essere rappresentati in modo divertente e grottesco come nella pièce “Che ne è dell’amore?” oppure con i toni drammatici di Bernard che scriveva: "La cosiddetta convivenza ideale non esiste, nessuno ha il diritto di pretenderla”.La commedia, anzi il musical, in scena al teatro Olmetto affronta il problema con una risata amara che prelude una sconfitta. Sarcasmo dunque imbellettato di comicità, divertimento assicurato da un testo pieno di battute esilaranti, contorsioni mimiche, situazioni comiche sempre accompagnate dalla bella musica di Jeffrey Sweet e Howard Marren.Tre attori/cantanti, quattro musicisti, una scena volutamente povera con una panchina e il parapetto del ponte sul fiume Hudson dal quale, come vedremo, si consumeranno tentati suicidi e omicidi. Uno spettacolo multiforme: commedia, musical, varietà. Uno spettacolo “tascabile” di grande successo (in versione italiana) importato da Broadway. L’autore gioca sul grottesco, sull’umorismo intelligente. Il divertimento infatti è più di testa che viscerale. E’ un musical sui generis, comico perché si prende gioco di una vicenda per molti versi drammatica, surreale perché dismette il normale e il tradizionale per esaltare l’eccesso, esilarante per la straordinaria abilità degli attori che recitano, cantano si muovono con perfetta scansione dei tempi scenici e con una gestualità volutamente accentuata.La trama. Harry Berlin si ritiene un fallito e decide di farla finita gettandosi a capofitto nel fiume Hudson. Ma il suo vecchio compagno di scuola, Milt Manville, che lo rincontra dopo molti anni, lo dissuade dall'insano gesto. Milt vuol far riscoprire ad Harry le gioie della vita e per questo lo fa incontrare con la moglie Ellen con la speranza di liberarsene e sposare la giovane Linda di cui si è invaghito. Tutto procede secondo i disegni di Milt, ma ben presto le cose cambiano. Milt è ridotto sul lastrico e abbandonato da Linda mentre anche Ellen, passato il primo momento di infatuazione, si accorge di non poter vivere con Harry quindi…I tre personaggi sono dei disperati in cerca di amore e di speranza. Così fra tentati suicidi e reiterati comici tentativi di far fuori l’amico, si aggrappano ora all’uno, ora all’altro in uno scambio divertente di ruoli alla ricerca di qualcosa che non esiste, l’amore imperituro. La vicenda è raccontata con una scrittura veloce, un ritmo teatrale equilibrato e una buona analisi psicologica dei personaggi che mette a nudo in chiave comica e sarcastica il tema del deficit di libido.Eccellenti nel cambiare registro e modulare i toni, Marisa Della Pasqua, Maurizio Desinan e Paolo Scherani. Nel canto se la cavano bene i due attori senza però toccare il livello di assoluta eccellenza di Marisa Della Pasqua.Vito Molinari firma un’ottima regia dall’alto della sua esperienza. Gli applausi si sprecano. Un vero divertimento.
Teatro OLMETTO, Milano
02/01/2008, Maurizio Carra

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